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1.
€ 16,00
EAN-13: 9788817185202
Friedrich Schiller | Schiavoni G. (cur.)
Wallenstein: Il campo di Wallenstein-I Piccolomini-La morte di Wallenstein. Testo originale a fronte
Edizione:Rizzoli, 2024

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DescrizioneWallenstein: Il campo di Wallenstein-I Piccolomini-La morte di Wallenstein. Testo originale a fronte: Dramma in tre parti rappresentato a fine Settecento e pubblicato nel 1800, la trilogia di "Wallenstein" mette in scena le vicende di Albrecht von Wallenstein, generale degli eserciti del Sacro Romano Impero durante la Guerra dei trent'anni, raccontandone l'ascesa, penetrandone la psicologia e puntando al contempo le luci di scena su episodi, anche comici, di vita militare. Una storia di potere, amore e tradimento fino alla tragica fine del generale, ritratto da Schiller come un uomo complesso, dibattuto tra morale e politica e accecato dalla brama di potere, che lo spinge a credere di essere al di sopra del bene e del male. Una figura storica potente e sciagurata, immersa nell'Europa insanguinata delle guerre di religione del XVII secolo. In questa edizione il capolavoro del grande drammaturgo e filosofo tedesco é arricchito dalla curatela di Giulio Schiavoni, tra i più autorevoli germanisti italiani.

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2.
€ 19,50
EAN-13: 9791254721476
Friedrich Schiller | Franzini E. (cur.)
Sulla poesia ingenua e sentimentale
Edizione:Abscondita, 2024

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DescrizioneSulla poesia ingenua e sentimentale: "Nel saggio «Sulla poesia ingenua e sentimentale», pubblicato tra il 1795 e il 1796, Schiller completa quel suo percorso estetico che vede al centro, nella rilettura originale di alcuni temi kantiani, le questioni della poesia, della natura, del tragico, del sublime e della grazia. Questo scritto ha un profondo significato «simbolico» nel lavoro schilleriano: é infatti non solo l'ultimo dei saggi dedicati ai temi dell'arte e della poesia, ma segna anche quello che lui stesso chiama un «congedo dalla teoria». Proprio per tale motivo, é uno scritto che risulta essere in profonda sintonia con la sua produzione «estetica» precedente, di cui é quasi un organico «completamento». Ebbe infatti una grande risonanza e un immediato successo. Successo ovviamente favorito dallo «schema» generale dello scritto, che si innesta sia sulla già  utilizzata capacità  schilleriana di costruire il suo pensiero su fortunate «coppie» concettuali, sia sul richiamo a una polemica culturale precedente, la secentesca Querelle tra Antichi e Moderni che viene più o meno esplicitamente «riattivata». Infatti il termine «ingenuo» deriva dagli «effetti» di quella antica e fortunata polemica, dal momento che venne utilizzata dal suo fondatore Charles Perrault e più volte ripresa nel corso del Settecento, in particolare francese. Quando Schiller distingue tra poesia ingenua e poesia sentimentale non vuole limitarsi a operare un'interpretazione «storica» (da un lato i classici e dall'altro i moderni, cioé i romantici), bensì segnare la tipologia del rapporto di unità  o scissione tra l'arte, l'uomo e la natura. Q

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3.
€ 21,00
EAN-13: 9791254721308
Friedrich Schiller | Di Maio D. (cur.) | Tedesco S. (cur.)
Kallias-Grazia e dignità
Edizione:Abscondita, 2024

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DescrizioneKallias-Grazia e dignità: Sono qui raccolte, in forma integrale, le lettere che Schiller inviò nel 1793 all'amico Kà¶rner con l'intento di raccogliere e discutere le idee per il progettato dialogo Kallias o della bellezza: opera che mai, però, vide la luce. Esse accompagnano il lettore nel tormentato e ambizioso progetto schilleriano di presentare «quel concetto oggettivo del bello, di cui Kant dispera». La loro lettura si presenta, altresì, come un'adeguata introduzione al testo che segue: Grazia e dignità , pubblicato nello stesso anno, il primo e decisivo saggio di estetica di Schiller, che molto deve alle riflessioni esposte all'amico Kà¶rner. In esso Schiller si confronta con il pensiero di Kant, ripensando e sottoponendo a sviluppi definitivi sia la prospettiva estetica della Critica della facoltà  di giudizio sia la morale kantiana. In Grazia e dignità  confluiscono, per trovare nuove strade e nuove aperture, tanto l'esperienza teatrale e poetica quanto i giovanili studi medici di Schiller. Straordinario capolavoro nell'eleganza e sapienza della sua struttura argomentativa, presenta per la prima volta quel progetto antropologico di una maturazione integrale dell'umanità  che di lì a breve avrebbe trovato ulteriore e più ampia formulazione nella forma di una pedagogia estetica, di una filosofia della storia, e di una riflessione sul sublime.

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4.
€ 16,00
EAN-13: 9788893466943
Friedrich Schiller
 Il visionario
Edizione:La Vita Felice, 2023

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DescrizioneIl visionario: Il visionario

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5.
€ 14,00
EAN-13: 9788867235575
Friedrich Schiller
Poesie filosofiche. Testo tedesco a fronte
Edizione:SE, 2021
Collana:Piccola enciclopedia

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Descrizione

Descrizione del libro

La questione del senso della storia divenne inesorabilmente, per Schiller, la domanda sul passaggio dal paganesimo al cristianesimo e sulla verità  poetica di tale passaggio. Al fondo di queste poesie filosofiche troviamo perciò una serie di tragici interrogativi: é possibile la poesia in un'età  del mondo cristiana? Si rivela ancora la grazia della parola poetica una volta che gli antichi déi sono fuggiti? E infine: qual é il compito del poeta, in una dimensione storica che si dà  a conoscere nell'oscillazione incerta fra presenza e assenza del divino? L'ordine dei problemi che si presenta all'interprete dei componimenti poetici di Schiller qui raccolti é dunque molto complesso, non riconducibile, come talvolta é invece stato fatto, a questioni meramente filologiche o estetico-stilistiche concernenti la "versificazione" di concetti: ben poco risponde a quei tragici interrogativi anche il rinvio all'analisi delle trasformazioni socio-economiche che in quel periodo storico iniziavano ad interessare la Germania. Il rapporto fra gli antichi déi e il Dio cristiano non é un'idea filosofica che Schiller cerca di volgere in versi, ma uno spazio della verità  esistenziale dell'uomo al cui interno la parola poetica può, ovvero anche può non darsi. D disincanto del mondo, con le sue venature ancora romantiche, si scopre allora accompagnato da un ospite inquietante, il nichilismo.

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6.
€ 19,00
EAN-13: 9788884169068
Friedrich Schiller
Sulla poesia ingenua e sentimentale
Edizione:Abscondita, 2021
Collana:Aesthetica

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Descrizione

Descrizione del libro

"Nel saggio «Sulla poesia ingenua e sentimentale», pubblicato tra il 1795 e il 1796, Schiller completa quel suo percorso estetico che vede al centro, nella rilettura originale di alcuni temi kantiani, le questioni della poesia, della natura, del tragico, del sublime e della grazia. Questo scritto ha un profondo significato «simbolico» nel lavoro schilleriano: é infatti non solo l'ultimo dei saggi dedicati ai temi dell'arte e della poesia, ma segna anche quello che lui stesso chiama un «congedo dalla teoria». Proprio per tale motivo, é uno scritto che risulta essere in profonda sintonia con la sua produzione «estetica» precedente, di cui é quasi un organico «completamento». Ebbe infatti una grande risonanza e un immediato successo. Successo ovviamente favorito dallo «schema» generale dello scritto, che si innesta sia sulla già  utilizzata capacità  schilleriana di costruire il suo pensiero su fortunate «coppie» concettuali, sia sul richiamo a una polemica culturale precedente, la secentesca Querelle tra Antichi e Moderni che viene più o meno esplicitamente «riattivata». Infatti il termine «ingenuo» deriva dagli «effetti» di quella antica e fortunata polemica, dal momento che venne utilizzata dal suo fondatore Charles Perrault e più volte ripresa nel corso del Settecento, in particolare francese. Quando Schiller distingue tra poesia ingenua e poesia sentimentale non vuole limitarsi a operare un'interpretazione «storica» (da un lato i classici e dall'altro i moderni, cioé i romantici), bensì segnare la tipologia del rapporto di unità  o scissione tra l'arte, l'uomo e la natura. Questo rapporto é «estetico», legato cioé alla relazione sensibile che il poeta ha con il nucleo veritativo e simbolico dell'opera nel suo rapporto con la natura." (Dallo scritto di Elio Franzini)

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7.
€ 24,00
EAN-13: 9788868011796
Friedrich Schiller
Geni del Romanticismo
Edizione:Ghibli, 2018

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8.
€ 19,00
EAN-13: 9788884167378
Friedrich Schiller
Del sublime
Edizione:Abscondita, 2018

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Descrizione del libro

«L'angoscia della caducità  é il vero punto di partenza di Schiller. Nulla é più terribile della rappresentazione della morte, dell'impossibilità  di fissare per sempre la pienezza dell'essere. "Anche il bello deve morire!" é la solenne esclamazione iniziale di una delle sue più compiute composizioni liriche, la Nà¤nie. E la morte é anche il tema ricorrente di questi tre saggi sul sublime e sul patetico. Privata di questa sua tragica dimensione, la cultura estetica rischia di diventare una cultura della menzogna, un occultamento della caducità  dell'esistenza e delle sue forme. Il sublime deve quindi "accompagnarsi al bello", nel senso di esprimere la sua più profonda e tragica dimensione, rivelando il caos che si cela dietro l'armonia e la razionalità  delle forme, l'orrore della caducità ; mentre la cultura della mera bellezza é denunciata come mistificazione, come cultura della décadence. Il sentimento del sublime é dunque un gesto di rinuncia: di riconoscimento dei limiti della soggettività ; ma é anche un gesto di utopia: di fondazione del proprio essere nel mondo. La tragicità  dell'esistente, i limiti del sensibile (dell'intelletto) si rovesciano continuamente nel sentimento del sublime in valore, nella percezione dell'infinità  della natura razionale dell'uomo.» (Dallo scritto di Luigi Reitani)

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9.
€ 19,00
EAN-13: 9788884166203
Friedrich Schiller
Del sublime
Edizione:Abscondita, 2017

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Descrizione del libro

L'angoscia della caducità  é il vero punto di partenza di Schiller. Nulla é più terribile della rappresentazione della morte, dell'impossibilità  di fissare per sempre la pienezza dell'essere. «Anche il bello deve morire!» é la solenne esclamazione iniziale di una delle sue più compiute composizioni Uriche, la Nà¤nie. E la morte é anche il tema ricorrente di questi tre saggi sul sublime e sul patetico. Privata di questa sua tragica dimensione, la cultura estetica rischia di diventare una cultura della menzogna, un occultamento della caducità  dell'esistenza e delle sue forme. Il sublime deve quindi «accompagnarsi al bello », nel senso di esprimere la sua più profonda e tragica dimensione, rivelando il caos che si cela dietro l'armonia e la razionalità  delle forme, l'orrore della caducità ; mentre la cultura della mera bellezza é denunciata come mistificazione, come cultura della décadence. Il sentimento del sublime é dunque un gesto di rinuncia: di riconoscimento dei fi-miti della soggettività ; ma é anche un gesto di utopia: di fondazione del proprio essere nel mondo. La tragicità  dell'esistente, i limiti del sensibile (dell'intelletto) si rovesciano continuamente nel sentimento del sublime in valore, nella percezione dell'infinità  della natura razionale dell'uomo. (Dallo scritto di Luigi Reitani)

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10.
€ 19,00
EAN-13: 9788884166319
Friedrich Schiller
Sulla poesia ingenua e sentimentale
Edizione:Abscondita, 2017

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Descrizione

Descrizione del libro

Nel saggio "Sulla poesia ingenua e sentimentale", pubblicato tra il 1795 e il 1796, Schiller completa quel suo percorso estetico che vede al centro, nella rilettura originale di alcuni temi kantiani, le questioni della poesia, della natura, del tragico, del sublime e della grazia. Questo scritto ha un profondo significato "simbolico" nel lavoro schilleriano: é infatti non solo l'ultimo dei saggi dedicati ai temi dell'arte e della poesia, ma segna anche quello che lui stesso chiama un "congedo dalla teoria ". Proprio per tale motivo, é uno scritto che risulta essere in profonda sintonia con la sua produzione "estetica" precedente, di cui é quasi un organico "completamento". Ebbe infatti una grande risonanza e un immediato successo. Successo ovviamente favorito dallo "schema" generale dello scritto, che si innesta sia sulla già  utilizzata capacità  schilleriana di costruire il suo pensiero su fortunate "coppie" concettuali, sia sul richiamo a una polemica culturale precedente, la secentesca Querelle tra Antichi e Moderni che viene più o meno esplicitamente "riattivata". Infatti il termine "ingenuo" deriva dagli "effetti" di quella antica e fortunata polemica, dal momento che venne utilizzata dal suo fondatore Charles Perrault e più volte ripresa nel corso del Settecento, in particolare francese.

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11.
€ 20,00
EAN-13: 9788884164643
Friedrich Schiller
Kallias. Grazia e dignità
Edizione:Abscondita, 2016
Collana:Aesthetica

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DescrizioneNum. Collana: , Nr. 30
Kallias. Grazia e dignità: Vengono qui tradotte in lingua italiana in forma integrale le lettere che Schiller inviò tra gennaio e febbraio 1793 all'amico Körner con l'intento di raccogliere e discutere le idee per il progettato dialogo "Kallias o della bellezza: opera che mai, però, vide la luce. Esse accompagnano il lettore nel tormentato e ambizioso progetto schilleriano di presentare "quel concetto oggettivo del bello, di cui Kant dispera". La loro lettura si presenta, altresì, come un'adeguata introduzione al saggio "Grazia e dignità", pubblicato nello stesso anno, nel quale Schiller del resto chiaramente allude al dialogo incompiuto, laddove parla di "un'analitica del bello". "Grazia e dignità" è nella fattispecie il primo, e decisivo, dei saggi di estetica di Schiller, che molto deve alle riflessioni esposte all'amico Körner. In esso Schiller si confronta con il pensiero di Kant, ripensando e sottoponendo a sviluppi definitivi sia la prospettiva estetica della "Critica della facoltà di giudizio" sia la morale kantiana. In "Grazia e dignità" confluiscono, per trovare nuove strade e nuove aperture, tanto l'esperienza teatrale e poetica quanto i giovanili studi medici di Schiller.

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12.
€ 18,00
EAN-13: 9788884164223
Friedrich Schiller
Sulla poesia ingenua e sentimentale
Edizione:Abscondita, 2014

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DescrizioneNel saggio "Sulla poesia ingenua e sentimentale", pubblicato tra il 1795 e il 1796, Schiller completa quel suo percorso estetico che vede al centro, nella rilettura originale di alcuni temi kantiani, le questioni della poesia, della natura, del tragico, del sublime e della grazia. Questo scritto ha un profondo significato "simbolico" nel lavoro schilleriano: è infatti non solo l'ultimo dei saggi dedicati ai temi dell'arte e della poesia, ma segna anche quello che lui stesso chiama un "congedo dalla teoria ". Proprio per tale motivo, è uno scritto che risulta essere in profonda sintonia con la sua produzione "estetica" precedente, di cui è quasi un organico "completamento". Ebbe infatti una grande risonanza e un immediato successo. Successo ovviamente favorito dallo "schema" generale dello scritto, che si innesta sia sulla già utilizzata capacità schilleriana di costruire il suo pensiero su fortunate "coppie" concettuali, sia sul richiamo a una polemica culturale precedente, la secentesca Querelle tra Antichi e Moderni che viene più o meno esplicitamente "riattivata". Infatti il termine "ingenuo" deriva dagli "effetti" di quella antica e fortunata polemica, dal momento che venne utilizzata dal suo fondatore Charles Perrault e più volte ripresa nel corso del Settecento, in particolare francese.

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13.
€ 8,50
EAN-13: 9788807901362
Friedrich Schiller
Poesie filosofiche. Testo tedesco a fronte
Edizione:Feltrinelli, 2014

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"Alla poesia portano tutte le strade dello spirito umano e tanto peggio per esso se non ha il coraggio di condurle semplicemente a questa meta. La filosofia più alta culmina in un'idea poetica, e così la moralità e la politica più elevate. È lo spirito poetico che indica a tutte e tre l'ideale." In queste parole di Schiller vi è intero il suo programma poetico, l'idea di una poesia dominata dal pathos della conoscenza, dove il pensiero è veicolato dalle immagini sensibili. "Le Poesie filosofiche" sono state scritte in gran parte tra il 1795 e il 1799, esprimono il momento dell'incontro felice e precario tra lo spirito e la materia che chiamiamo bellezza. Tra i testi qui presentati: "Gli dei della Grecia", il poemetto illuministico "Gli artisti, Gli ideali, L'ideale e la vita" (di ispirazione kantiana, autentico compendio delle idee estetiche e morali di Schiller), l'elegia "La passeggiata". Infine, in appendice, il celeberrimo "Inno alla gioia", testo musicato da Beethoven nella Nona sinfonia e ora inno europeo.

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14.
€ 9,00
EAN-13: 9788866770411
Friedrich Schiller
Il corpo e l'anima. Scritti giovanili
Edizione:Armando Editore, 2013
Collana:Oltre lo sguardo

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DescrizioneQuesto libro presenta per la prima volta in traduzione italiana tre scritti risalenti agli anni 1780-1786: le due dissertazioni Filosofia della fisiologia e Saggio sul rapporto tra natura animale e natura spirituale dell'uomo e il saggio epistolare Dialoghi filosofici, che riflette le posizioni metafisiche del giovane Schiller nel quadro del dibattito illuministico tra materialismo e spiritualismo.

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15.
€ 18,00
EAN-13: 9788884162694
Friedrich Schiller
Del sublime
Edizione:Abscondita, 2010

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DescrizioneL'angoscia della caducità è il vero punto di partenza di Schiller. Nulla è più terribile della rappresentazione della morte, dell'impossibilità di fissare per sempre la pienezza dell'essere. "Anche il bello deve morire! " è la solenne esclamazione iniziale di una delle sue più compiute composizioni liriche, la Nänie. E la morte è anche il tema ricorrente di questi tre saggi sul sublime e sul patetico. Privata di questa sua tragica dimensione, la cultura estetica rischia di diventare una cultura della menzogna, un occultamento della caducità dell'esistenza e delle sue forme. Il sublime deve quindi "accompagnarsi al bello", nel senso di esprimere la sua più profonda e tragica dimensione, rivelando il caos che si cela dietro l'armonia e la razionalità delle forme, l'orrore della caducità; mentre la cultura della mera bellezza è denunciata come mistificazione, come cultura della décadence. Il sentimento del sublime è dunque un gesto di rinuncia: di riconoscimento dei limiti della soggettività; ma è anche un gesto di utopia: di fondazione del proprio essere nel mondo. La tragicità dell'esistente, i limiti del sensibile (dell'intelletto) si rovesciano continuamente nel sentimento del sublime in valore, nella percezione dell'infinità della natura razionale dell'uomo. (Dallo scritto di Luigi Reitani)

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